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In questo post voglio cercare di darvi le informazioni base per affrontare al meglio la cura e l’igiene del vostro animale e della casa che condividete.

Tante utili spiegazioni da apprendere ed utilizzare =)

Siete curiosi? Si comincia!

Un nuovo amico in casa

Quando ci accingiamo a condividere la nostra casa con un animale, dobbiamo essere consapevoli che adottare una serie di “precauzioni sanitarie” può aiutarci a proteggere la salute dei nostri animali domestici.

E anche la nostra 😉

Incominciamo con il definire cosa significa igiene:

Wiki ce lo descrive così:

“L’igiene (dal greco γιεινός “sano, salutare, curativo”; citato nell’invocazione del giuramento di Ippocrate) è il ramo della medicina che tratta le interazioni tra l’ambiente e la salute umana. Elabora criteri, esigenze e misure riguardanti lo stato ambientale e il comportamento individuale e collettivo.

Scopi: “prevenzione primaria onde evitare e combattere malattie e promozione del benessere e dell’efficienza umana.”

Quindi sempre per farlo comprendere a noi poveri mortali, possiamo definirlo,come:

“Tutte quelle pratiche che puntano a preservare la salute, attraverso l’utilizzo di strumenti,prodotti e materiali adatti per la prevenzione delle malattie infettive e della loro incidenza.”

Adesso si!  😉

Microbismo Basale

Prima di andare a vedere le pratiche di cura e prevenzione ci tenevo a farvi capire una cosa.

Partiamo dal presupposto che è impossibile mantenere un ambiente sterile, soprattutto con un animale in giro.

Microbi sotto forma di batteri, virus, spore e funghi sono normalmente presenti in ogni casa.

Questo è appunto il significato di livello basale di microbismo.

Ovvero il livello basale di quantità microbica presente in un ambiente.

Qesto verrà definito come “Sporco Nativo”.

Gli animali e anche gli uomini sviluppano le proprie difese in misura di questo “sporco nativo”, a patto che esso venga mantenuto sotto un livello accettabile.

Una pulizia periodica soddisfacente ci permette di mantenere l’andamento microbico sotto una soglia massima.

Al contrario una scarsa pulizia farà superare la soglia massima del livello microbico presente nell’ambiente.

Definiamo ora invece lo “Sporco Estraneo”.

Lo sporco estraneo descrive appunto la presenza di microbi estranei all’ambiente contro il quale il sistema immunitario dell’animale non è stato preparato.

Questo tipo di agente esterno può essere veicolato nell’ambiente, sia da vettori viventi come roditori ed insetti, ma anche da vettori inerti come ad esempio le calzature sporche, gli escrementi e addirittura anche il vento.

Il Biofilm

Per poter valutare il valore delle misure igieniche dobbiamo capire come i batteri vivono e come prolificano nell’ambiente dove viviamo.

Se analizzassimo al microscopio le varie parti della casa, potremmo vedere come i batteri sono onnipresenti.

Oggetti, tappeti, ciotole, cibo… perfino nel nostro letto o sulla nostra pelle!

A contatto con un ambiente idoneo alla proliferazione i batteri si organizzano  formando colonie che si definiscono “Biofilm”.

No non stiamo parlando dell’ultimo film in uscita nelle sale. =)

Ma con il termine Biofilm, definiamo una colonia microbica che aderisce ad una superficie,costituita da specie differenti, contenute in una matrice di un gel organico complesso, prodotto dai microrganismi stessi durante la fase di proliferazione.

Per farvela capire meglio….

Avete presente quando andate a prendere la ciotola del cane, e sentite sul bordo usa specie di sostanza scivolosa?

Ecco quello è il Biofilm!!!

Il Biofilm può aderire a tantissime superfici, basta che abbia le condizioni ideali di temperatura e umidità.

E quale posto migliore offre umidità e temperatura più che la ciotola dell’acqua o del cibo?

Una manna dal cielo per i batteri!

Come combattere questi batteri?

Ora che vi siete inorriditi al solo pensiero della presenza di milioni di batteri cattivi nella ciotola del vostro cane, capiamo come prevenire tutto questo.

Innanzitutto parliamo dei materiali.

E sì, perché alcuni materiali rispetto ad altri favoriscono la proliferazione e l’insediamento batterico.

Un materiale che presenta una superficie irregolare e ruvida consente lo sviluppo di una quantità maggiore di batteri rispetto ad una superficie liscia.

Perciò il biofilm che si insedia nelle fessure o nei fori è molto difficile da rimuovere!

Manche altri materiali inorganici come ad esempio il calcare possono aiutare notevolmente l’insediamento dei batteri.

Dobbiamo a tutti i costi evitare la formazione di biofilm attraverso una manutenzione adeguata e regolare nel tempo!

“E’ meglio pulire spesso senza disinfettare che disinfettare senza pulire!”

Cosa significa pulire?

Dopo aver  capito che la pulizia è alla base dell’igiene dei nostri ambienti.

Andiamo a capire come dobbiamo effettuarla.

Partiamo però dal definire la pulizia.

E come al solito wiki ci viene in aiuto!

“La pulizia è l’assenza di sporcizia, che può essere polvere, macchie, corpi estranei, cattivi odori, immondizia. Obiettivi della pulizia sono la salute, la bellezza, l’assenza di cattivi odori ed evitare la diffusione dello sporco e la contaminazione di altre persone o cose……Un modo per ottenere la pulizia può essere il lavaggio, utilizzando solitamente acqua e qualche tipo di sapone o detergente.”

Quindi lo scopo della pulizia è di trasformare una superficie sporca in una superficie visivamente pulita.

Proprio questo è importante capire… sembra pulita, ma non lo è!

La pulizia è una fase distinta, preliminare e indispensabile per effettuare poi una giusta disinfezione.

Non c’è l’una senza l’altra!

“Una disinfezione idonea non può essere efficace senza una pulizia preliminare!”

Quindi mettetevi l’anima in pace, perchè non basterà soltanto passare l’aspirapolvere.

 Matematicamente un’accurata pulizia preliminare divide la flora batterica presente fino a 500 volte!

Ma la sola azione meccanica della pulizia non è molto efficace se essa non è poi coaduvata da un detergente.

Da non confondere con i disinfettanti.

Il Detergente

Vediamo come il detergente sia di fondamentale importanza per effettuare una pulizia adeguata.

Il detergente è una sostanza chimica che viene utilizzato nei processi di pulizia.

Le proprietà dei detergenti sono molteplici.

Hanno un’azione attiva contro lo sporco,aiutano a ridurre in modo efficace il numero dei batteri e delle uova di eventuali parassiti ma soprattutto aumentano il “potere umettante” dell’ acqua.

E cosa è questo potere umettante?

Il potere umettante si riferisce alla capacità dell’acqua di “bagnare una superficie”.

Questo è dovuto al fatto che l’acqua, pur essendo molto fluida presenta una sua densità dovuta alla tensione superficiale.

Si lo so, vi sto riempiendo di termini e ora non ho finito nemmeno di spiegarvi cosa sia il potere “umettante” che vi devo dire cosa è la tensione superficiale

Seguitemi.

La tensione superficiale è la densità superficiale di un liquido ( in questo caso l’acqua) dovuta alla tensione delle molecole che la compongono.

E’ l’effetto per cui quei piccoli insetti negli stagni riescono a camminare sull’acqua senza affogare.

Li avete mai visti?

Ora torniamo al detergente.

Grazie alla presenza di agenti “tesioattivi” contenuti in esso, il detergente ha la capacità di diminuire la tensione superficiale dell’acqua, consentendo ad essa di diffondersi meglio nelle superfici porose o irregolari.

Questo rende la pulizia molto più efficace ed approfondita.

Quale scegliere?

E’ importantissimo scegliere il giusto detergente in base allo sporco che dobbiamo elimiare.

Se abbiamo uno sporco organico,acido e talvolta grasso, puntiamo ad un disinfettante che abbia un PH Basico o Alcalino.

Se invece dobbiamo rimuovere incrostazioni dovute dal calcare, sceglieremo un detergente con ph Acido.

Evitare i prodotti 2 in 1 ( detergente + disinfettante), sono sicuramente più utili e funzionali ma non svolgo bene il lavoro come due prodotti separati.

I fattori per far si che il detergente faccia il sue effetto sono vari:

  • Temperatura dell’acqua.

Un acqua a 60 gradi permette una giusta efficacia del detergente, a temperature inferiori o superiori il detergente è solitamente meno efficace.

  • Concentrazione del prodotto.

Dobbiamo attenerci a quello che il produttore ci consiglia come livello di diluizione del prodotto.

  • Tempo di contatto.

Anche qui le informazioni del produttori possono tornarci utili.

  • Azione Mecanica.

Caratterizzata dalla pressione che l’operatore esercita sugli attrezzi per la pulizia.

Il Risciaquo

Altrettanto importante è l’ultima fase della pulizia.

Il risciacquo.

Il risciacquo permette di eliminare le ultime tracce di residui organici e di eliminare i residui di detergente, evitando così reazioni chimiche con il disinfettante che andremo ad utilizzare successivamente.

La Disinfezione

Dopo un’accurata pulizia arriva il momento di usare il disinfettante.

La disinfezione è un’azione fisica o chimica che uccide batteri,virus e parassiti dalle superfici.

Una cosa importante da sapere nei riguardi dei disinfettanti è che non esistono disinfettanti universali.

Ogni disinfettante ha un definito range di azione e bisogna quindi sceglierlo in base alla funzione di cui necessitiamo.

Per identificare il disinfettante più adatto a noi possiamo rivolgerci al nostro veterinario di fiducia.

Altri fattori però ci aiutano nel processo di disinfezione.

Vediamo quali:

  • Calore.

Un calore intenso, quando le superfici lo permettono, può essere un validissimo alleato nella disinfezione (Guarda il caso del vapore).

  • Luce.

I raggi solari ultravioletti (UV) hanno un elevato potere disinfettante.Superfici di colore chiaro, all’interno delle cucce per esempio, possono aiutare a diffondere la luce amplificando il potere disinfettante.

  • Freddo.

Può rallentare o arrestare la proliferazione dei germi.

  • Assenza di umidità.

Come abbiamo visto parlando di biofilm, l’umidità è uno dei fattori critici per la proliferazione batterica.Un posto asciutto dove posizionare le cucce è la migliore scelta in fatto di igiene.

Anche nel caso del disinfettante è importantissima la fase di risciacquo.

Alcuni prodotti se non adeguatamente risciacquati possono creare irritazioni cutanee agli animali.

Ora sapete per filo e per segno come pulire e disinfettare ambienti,attrezzi e oggetti vari per assicurare al vostro cane ma soprattutto a voi un ambiente più sano e “protetto” dove vivere!

Spero che tutto sia stato chiaro ed esaustivo.

Ti è piaciuto quello che hai letto?

Sarei veramente contento se tu lasciassi un commento con un commento qui sotto il post.

A te prende un minuto del tuo tempo, per me è fonte di grande soddisfazione!

Un abbraccio,

Rodolfo.

P.S.

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